21/07/2016

I nanosatelliti aprono lo Spazio alle startup


Il settore dei voli spaziali non è più appannaggio solo dello Stato e della grande industria. Negli ultimi anni abbiamo assistito a due fenomeni: la NASA, l'ente spaziale statunitense, ha affidato ad aziende private la progettazione e la gestione di una parte consistente dei suoi programmi, aprendo in pratica a una privatizzazione dell'attività spaziale; nel contempo la tecnologia dei nanosatelliti ha “democratizzato” l'accesso all'orbita terrestre, aprendolo anche alle piccole startup. [...]Ora l'avvento dei nanosatelliti ha portato un nuovo fervore imprenditoriale. Nel febbraio 2015 è nata Tyvak, startup incubata da I3P, incubatore del Politecnico di Torino, e consociata con Tyvak International, che ha già stretto i primi contratti per la progettazione, produzione e gestione di nanosatelliti. Altra startup del settore è GAUSS, creata da ricercatori della Scuola di Ingegneria Aerospaziale di Roma, che ha al suo attivo sei lanci satellitari e svolge un'attività di provider per il lancio di nanosatelliti. Altri nomi di spicco sono Leafspace e D-Orbit, approfondite altrove in questa pagina.
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