07/10/2014

Come ti cambio l'elettronica: inchiostri conduttivi, l'Italia c'è


Intervista con Alessandro Chiolerio, collaboratore dell'Istituto Italiano di Tecnologia e fondatore di Politronica Inkjet Printing, in cui parliamo di inchiostri conduttivi, dielettrici e magnetici per la stampa digitale.


In Italia c'è chi lavora sull'elettronica organica stampata, con ottimi risultati, e chi confeziona gli inchiostri conduttivi che sono alla base di questa branca della tecnologia. Tom's Hardware ha parlato con Alessandro Chiolerio, collaboratore dell'Istituto Italiano di Tecnologia (centro di Torino, Space Human Robotics, diretto dal Prof. Fabrizio Pirri) e fondatore di uno spin-off, Politronica Inkjet Printing S.r.l. (politronica.eu).L'azienda, in sinergia con il centro, si occupa della sperimentazione di inchiostri conduttivi, dielettrici e magnetici per la stampa digitale (a getto, sia piezoelettrica che termica), per la stampa rotativa e a spray. La chiacchierata con Chiolerio è stata l'occasione giusta per approfondire ulteriormente un settore della tecnologia che nei prossimi anni potrebbe crescere esponenzialmente.Realizzare inchiostri di questo genere non è cosa semplice perché si parla dell'infinitamente piccolo, a livello di nanoparticelle. I ricercatori dell'IIT ed i collaboratori di Politronica mettono a punto inchiostri molto avanzati composti da argento, neodimio ferro boro, ferro-platino o polianilina. Quest'ultimo "è un polimero conduttivo, ma lavoriamo anche a composizioni miste con il grafene", spiega Chiolerio. [...]
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