29/10/2015
Felfil Evo, il progetto italiano per ridurre i costi della stampa in 3D sbarca su kickstarter
Una giovane startup torinese si presenta sul colosso del crowdfunding con il progetto Felfil Evo. L’obiettivo è quello di permettere alle stampanti 3D di realizzare i propri manufatti a partire da plastica riciclata.Era il 16 giugno di quest’anno quando il colosso americano del crowdfunding Kickstarter, annunciò l’apertura verso i progetti provenienti dall’Italia, superando così gli innumerevoli problemi burocratici presenti.Kickstarter permette infatti di presentare con video e foto il proprio progetto, chiedendo agli utenti donazioni in cambio di premi di ringraziamento di corrispettivo valore, in modo da raggiungere il budget minimo necessario per avviare la propria attività.Ecco così comparire sempre con maggiore frequenza campagne provenienti dall’Italia, come quella del Collettivo Cocomeri, un giovane team di design torinese. Il progetto per cui sperano di ottenere finanziamenti dalla web community è Felfil Evo, un estrusore di filamento plastico adatto alla produzione di bobine per stampare in 3D. [...]Un progetto molto interessante quindi sia dal punto di vista pratico che ambientale, che vede le sue radici nel progetto open Felfil, definito un paio di anni fa all’interno del corso di Ecodesign presso il Politecnico di Torino, e che è stato seguito e supportato dall’I3P, il miglior incubatore di startup d’Italia, attraverso il programma Treatabit.
Consulta articolo