13/04/2015

Materia per stampanti 3D da plastica riciclata, il progetto di 4 designer torinesi


Il progetto Fe’l.Fil, completamente “open”, permette ai maker di auto-prodursi a casa i filamenti per la stampa 3D, riciclando scarti e abbattendo costi. Un occhio all’ambiente, uno al portafogli


A Torino hanno appena inventato un estrusore, il cuore della stampante 3D, completamente autocostruibile ed open source per scopo domestico: è stato testato per estrudere PLA ed ABS, ma è già pronto per la sperimentazione su polimeri a maggiore temperatura di fusione, come il PET. Si chiama Fe’l.Fil ed è stato realizzato dal Collettivo Cocomeri, un giovane team di eco-designer. Grazie a questo progetto sarà possibile riciclare la plastica utilizzata per stampare, abbattendo costi e scarti, e aumentandone la diffusione su scala globale. [...]Oggi il Collettivo Cocomeri progetta e autoproduce macchinari ad uso domestico per stampare in 3D riciclando la plastica presente in casa. Rilasciano, inoltre, tutti i progetti online attraverso una licenza open. Partiti dalle proprie tesi di laurea magistrale in Ecodesign presso il Politecnico di Torino, in collaborazione con il FabLab Torinese, i vari componenti hanno potuto proseguire nello sviluppo del progetto all’interno di TreataBit, il programma per startup dell’Incubatore del Politecnico di Torino.
Consulta articolo

Share