18/04/2016

Nell’incubatore dell’energia anche i cinesi di State Grid


La più grande società elettrica al mondo a capo dell’Energy Center


Il cantiere terminerà tra un mese. Entro settembre il rettore del Politecnico, Marco Gilli, vuole entrare nell’astronave di vetri, acciaio e pannelli fotovoltaici per la quasi autosufficienza energetica, che diventerà la casa di laboratori e centri di ricerca del primo Energy Center italiano. Per spiegare l’importanza che questa struttura avrà, per la nostra città, un cubo bianco e nero di sette piani sorto tra via Nino Bixio e via Borsellino, a due passi dal Politecnico e dietro le future Ogr, basta citare le parole di Giovanni de Santis, direttore del Jrc, l’Istituto per l’Energia e i Trasporti della Commissione Europea, una delle antenne della Ue con sede a Ispra, sul lago Maggiore: «Non vediamo l’ora di iniziare gli esperimenti congiunti con Torino e di condividere il nostro personale con il Politecnico. Dovete avere l’ambizione di diventare il capofila italiano della ricerca nel campo dell’energia», dice. [...]I BIG DELL’ENERGIA C’erano anche i rappresentanti di Enel, Eni e Terna, le principali aziende del settore energetico italiano, ed esponenti di Électricité de France e di State Grid Corporation of China, rispettivamente la seconda e la prima utility del settore nel mondo. Sono cinque delle 15 aziende che hanno espresso interesse, attirate da un bando del Poli, per insediare un proprio laboratorio nel centro di ricerca di via Borsellino. Tra le altre: Fca, Telecom, Ennova, Electro Power System. «Sceglieremo sulla base dei progetti», spiega il vicerettore per l’innovazione del Poli, Romano Borchiellini. Eni, Enel e Terna entrano già da ora nella cabina di comando del grande centro dell’innovazione sulle tecnologie verdi. Che studierà la rete dell’energia elettrica ed elaborerà dati per migliorarne il servizio in tuta Italia e in tutto il mondo, risparmiando. [...continua a leggere]

Share