12/11/2015
Social eating, il business si impenna ma i ristoratori protestano
Non è più solo un fenomeno amatoriale: l’home restaurant dilaga e cambia l’approccio. Se fino a qualche tempo fa era ancora solo un hobby per appassionati di cucina, un trend del momento, oggi si dimostra una pratica social con sfumature imprenditoriali. Una delle mille facce della sharing economy che vale nel mondo 15 miliardi di dollari.I numeri descrivono bene la portata del social eating: nel 2014 sono stati 37mila gli eventi gastronomici, 300mila i partecipanti, oltre 7mila i cook attivi in Italia. Incasso medio per serata 194 euro, fatturato annuo 7,2 milioni. E si prevede una crescita netta per il 2015. [...]Il web è l’ecosistema perfetto degli home restaurant: sulle piattaforme digitali si seleziona il menù e la location, si prenota e si paga online. Gnammo, Le Cesarine, Peoplecooks, Eatwith, Vizeat e Kitchenparty quelle più utilizzate: trattengono una percentuale tra l'8 e il 12% per il servizio offerto. Molte sono supportate dal private equity. [...continua a leggere]